Rustico: lo Street-Food Salentino per eccellenza
Un sapore gustoso e avvolgente, dalla consistenza morbida che contrasta piacevolmente con la sfoglia croccante. Parliamo del celebre rustico salentino, una delle specialità assolute del cibo da strada che si può assaggiare nella meravigliosa Puglia.
Rustico: lo street-food salentino per eccellenza
Nella nostra penisola, ogni regione si contraddistingue per la propria gastronomia, costituita non solo dai prodotti locali che ne esaltano gusto e sapore, ma anche dalle tipiche ricette diventate ormai famose in tutto il mondo.
Chi ha la fortuna di viaggiare nel Salento, non potrà fare a meno di constatare la diffusa tradizione dello street-food, ossia quel cibo da strada che permette di fare veloci pranzi, senza rinunciare alla qualità. Una delle punte di diamante della gastronomia salentina è rappresentata dal rustico leccese, creato con un croccante disco di pasta sfoglia, farcito generalmente con besciamella, mozzarella e pomodoro.
Ingredienti semplici e per nulla elaborati, la cui fusione, però, permette di dare vita a una pietanza tanto gustosa quanto filante, riuscendo a far innamorare chiunque lo assaggi già dal primissimo morso.
Come ogni piatto che si rispetti, anche il rustico salentino conserva una storia ben radicata nel tempo e, qui di seguito, andremo a scoprire com’è nato e in che modo è arrivato a diventare, ai giorni nostri, uno dei cibi da strada più apprezzati di sempre.
Rustico Salentino: cenni storici
Benché non si abbiano testimonianze certe circa la sua nascita, il famoso rustico salentino è stato sicuramente creato dopo il XVII secolo. Prima, infatti, la pasta sfoglia non era ancora stata inventata.
L’utilizzo di questo ingrediente, stando allo studio di molti esperti, è da collocare tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, anni in cui la povertà era purtroppo una piaga sociale e gli sforzi della società per creare piatti gustosi, ma alla portata di tutti, erano sempre più consistenti.
Il desiderio, dunque, era quello di giocare di fantasia e creare, con prodotti poveri, delle ricette che avrebbero sorpreso il palato di chiunque.
Un aiuto in tal senso si ebbe con l’invenzione del forno a gas, brevettato nel 1856 da Friederich Siemens e che ha rappresentato un valido alleato per la cottura del rustico salentino. Quest’ultimo, ancora tutt’oggi, necessita di cuocersi ad alte temperature e l’introduzione del forno a gas, che permette una cottura costante e controllata, ha dato modo di agevolarne la creazione.
Dunque, si può asserire che il rustico salentino non abbia una storia ben definita alle spalle e la sua comparsa sulle tavole del Salento può essere solo ipotizzata, facendo fede agli strumenti adoperati per realizzarlo.
Infine, quello che oggi è considerato uno dei più famosi e apprezzati street food del Salento, ma anche della Puglia, è anche stato al centro di numerosi dibattiti. Alcuni studiosi, infatti, sostengono che, in realtà, il rustico salentino non sia nato per la necessità di creare un prodotto povero e accessibile a tutti. Al contrario, la sua raffinatezza, il controllo accurato della cottura in ogni suo passaggio e la qualità della farcitura ha rappresentato una certa cultura che, probabilmente, era destinata all’aristocrazia o, al massimo, alla borghesia medio-alta.
Varianti del Rustico Salentino
Come abbiamo accennato in precedenza, il rustico salentino è tradizionalmente farcito con besciamella, mozzarella e salsa di pomodoro.
Come ogni ricetta che si rispetti, però, anche questo prodotto non è esente da varianti, specialmente per accontentare quelle persone che hanno particolari esigenze alimentari o per chi, semplicemente, non ama la besciamella. Ad oggi, infatti, il rustico salentino può essere servito in tante varianti di gusto e questa sua versatilità ha fatto sì che diventasse uno dei piatti più gettonati per gli aperitivi o per i buffet delle feste